domenica 25 agosto 2013

OLIVIERO A RAVISCANINA!

Sabato, 31 agosto - ore 19,00 - nella sala consiliare
l'on. compagno GENNARO OLIVIERO capogruppo P.S.E. alla Regione Campania incontrerà i BAIF della zona del Matese sui problemi che attanagliano la loro categoria!

(fatti e non demagogia!)

Il Piano Regolatore Generale a Raviscanina.

Il Piano Regolatore Generale di un Comune è quello strumento urbanistico che disciplina le zone dove è possibile mettere su nuove costruzioni edilizie, appartandole dalla zona industriale e dalle altre necessarie per lo sviluppo organico del paese determinando, nel contempo, lo sviluppo socio/economico/culturale/sociale/turistico della località.
A Raviscanina  il PRG è stato fatto commissariare  nel 1983  perché l' Amministrazione comunale dell'epoca non si era messa d'accordo al proprio interno  in che  maniera, in quale direzione, verso quali lidi Raviscanina dovesse estendersi, dovesse allargarsi,, dovesse diventare, in altre parole, un centro moderno in linea con la bellissima posizione geografica che madre natura le aveva donato.
Aggiungo, io,  gli Amministratori comunali non si erano messi d'accordo, perché, ovviamente, ognuno tirava per  i propri interessi, credo politici, tali da far inserire i rispettivi  terreni   nella  famosa zona C, quella buona per intenderci, dove il costo per comprarne un piccolo lotto per edificarci, sarebbe potuto costare anche cinquanta milioni delle vecchie lire oltre che far scaturire una pletora di votanti a favore del proprio io.
Dal 1983 sono trascorsi trenta anni e siamo ancora senza PRG!!!
Questo è lo stato dell'arte, cari lettori. Ad oggi, ebbene sì, Raviscanina ancora non ha un PRG.
La cosa bella di tutto questo è che soggetti, discendenti da quelle  storture amministrative, da quei modi di amministrare, nel senso che hanno appreso per aver vissuto come allievi amministratori in quell'epoca, questo modo di comportarsi al momento della disposizione, ancor oggi si presentano all'opinione pubblica come salvatori della Patria!
Una vergogna!
Il PRG dal 1983 ha avuto più Commissari ad acta; ricordo Alberto Gioielli che vi è rimasto più a lungo e,poi, altri ed altri ancora. Tutti, ogni volta che si sono insediati hanno cominciato d'accapo perchè il lavoro fatto e fatto fare dal Commissario precedente, non andava bene (un pò  come quando si è in ospedale e si cambia reparto od ospedale stesso: le analisi e gli esami vanno ripetuti!); si nominavano nuovi geologi, nuovi tecnici, nuovi soloni per dotare Raviscanina del più funzionale dei PRG. E di seguito, parcelle milionarie, ripetute, moltiplicate, centuplicate sulle spalle dei raviscaninesi, sul futuro dei loro figli e non aggiungo altro per amore di pace. In pratica si mungeva la capra per attingere buon latte per la cena tra prescelti, tra  quelli baciati dal Signore. Anche qui l'accostamento è d'obbligo: come quelli unti dalle mani dei partiti con la legge elettorale porcellum. Chi viene scelto diventa parlamentare e dalla sera alla mattina va in paradiso a dispetto di chi deve sudare le sette camicie per mettere insieme il pranzo con la cena.
Per tornare al PRG e lasciare gli accostamenti, dopo un certo periodo di tempo si sarebbe potuto adeguare/aggiornare nel senso che la zona del Comune rimasta fuori in un primo momento si sarebbe potuta inserire e, quindi, rendere organico tutti il contesto paesaggistico, così come è stato fatto in tutti i Comuni d'Italia. Inoltre, l'assenza del PRG, ha consentito per tantissimi lunghi anni di mettere in atto la più schifosa delle speculazioni politiche nel senso che per qualche marchingegno tecnico (accorpamento di terreni, ecc) si faceva pesare la concessione della licenza edilizia stessa come un dono divino e, quindi, ricompensata elettoralmente......
La cosa bella di tutto ciò è che, in questo momento negli uffici comunali, si sarebbero dovuti trovare documenti utilizzabili per varare, finalmente, questo benedetto PRG; il danaro speso, i Commissari succedutisi, i tecnici assunti........ed invece? Neanche il tracciato di una linea, il becco di una relazione, il sigillo di un parere.
Niente  di niente, di niente! Ed un'altra cosa bella è quella che al 31 dicembre di quest'anno, per una ben precisa legge, mi pare  regionale, il PRG deve essere adottato integralmente altrimenti si rischia la venuta di un altro Commissario ad acta con conseguenti esborsi dissennati di quattrini per pagare tutto l'amparadam! Ed ancora, per la pubblicazione del piano necessitano circa ottantamila euro che il Comune non ha avendo ereditato solo debiti (vedi: Pagare tutti....pagare meno! ndr). Ed allora?
Pare che al momento, per risparmiare all'osso, si voglia adottare un piano dividendo le spese con altri due Comuni che ne sono sprovvisti sempre se si trovano professionisti disponibili ad accettare l'incarico. 
Prendo tre e pago Uno!.
Questo è, quindi, la disamina superficiale di un altro grande problema che attanaglia Raviscanina ed il suo sviluppo! Sviluppo che oltre ad una stabilizzazione della popolazione con un incremento demografico  certo, non consentendo a tanti cittadini di spostarsi nei paesi viciniori per trovare casa, consentirebbe un rilancio legato all'attività edilizia non indifferente con conseguente sollievo della disoccupazione.
Per trent'anni a cosa si è pensato se non a dissipare ed ad accumulare debito ed a non far decollare lo sviluppo?
Domanda banale che aspetta risposta che sicuramente non sarà mai data.
                                                                                      L'Artigiano della politica

venerdì 16 agosto 2013

Il turismo a Raviscanina.

Per un certo numero di settimane interverremo nella discussione proponendo problemi cui doversi dedicare per alleggerire la grave crisi economica che attanaglia Raviscanina. Al dibattito, si spera, possano dare il proprio contributo gli uomini e le donne di buona volontà, le grandi menti, i famosi uomini di cultura, i rappresentanti delle istituzioni, i giovani e quanti hanno a cuore, veramente e non a parole, le sorti del nostro meraviglioso paesello. 


Turismo vuol dire soprattutto far arrivare forestieri, persone di altre comunità, cittadini che vogliono conoscere, visitando,cose nuove; amanti della buona cucina e tutti coloro, cioè, che sono alla scoperta di nuovi punti di appoggio dove poter trascorrere un periodo di riposo e porre il proprio essere lontano dal tram tram della vita quotidiana.

Vediamo, dunque, se Raviscanina ha tra le proprie peculiarità le condizioni minime per poter assurgere a luogo di ospitalità del forestiero e, quindi, del turista.
Qualora si riuscisse a far  arrivare questi turisti, gli stessi risulterebbero portatori di danaro liquido che, inevitabilmente, lascerebbero sul posto per pagarsi il soggiorno.
Questo concetto l'ho dovuto per forza ribadire perchè, nella totalità delle volte in cui si è instaurato un ragionamento sull'argomento, ho riscontrato la matematica certezza che nei miei interlocutori non fosse recepito affatto, anzi, mi è sembrato che ciò sarebbe un aspetto assolutamente  irrilevante.
Il forestiere-visitatore, ovvero, il turista così come  lo siamo noi raviscaninesi quando andiamo a vivere un periodo di ferie in altri posti o ci portiamo in pellegrinaggio alla Madonna di Montevergine, lasciamo danaro. A Raviscanina, sono sotto gli occhi di tutti, le attività economiche esistenti (stanno scomparendo mano a mano) come i Bar, i generi alimentari, pizzerie, rosticceria, bed & breckfast e qualcos'altro, verrebbero rimpinguate ed invogliate ad andare avanti; inoltre, altre attività, dalle più disparate, nascerebbero con abbellimento delle strade dove verrebbero allocate e sia creando reddito  per chi ci si dedicherebbe, alleggerendo la disoccupazione, pagando le dovute tasse al Comune e, quindi, alla collettività, rendendo ancora più vivibile il paese. 
Fissati, dunque, questi elementari paletti entro i quali ci dobbiamo muovere, vediamo le peculiarità della nostra terra!
Le bellezze naturali incontaminate sono sotto gli occhi di tutti. Credo che non debba aggiungere una sola parola a riguardo. Verde, aria salubre, montagna, fiume, prodotti tipici come olio extravergine, formaggio, pane, manicaretti che si possono comporre con l'utilizzazione dei prodotti di cui innanzi.
Ospitalità. E' innata l'ospitalità dei raviscaninesi verso il forestiere. Quando qualcuno ha frequentato Raviscanina e le sue bellezze è sempre ritornato ed il più delle volte ha fatto di tutto  per  comprarsi casa. Una volta, nel disputare un campionato di calcetto federale, un operaio di Casapulla, componente della squadra ospite, rimase incantato della pinetina e del Castello di Rupecanina che circondava e sovrastava il campetto dove stava giocando, chiedendo e ritornando più volte nei mesi successivi, sulla possibilità di comprare una piccola casetta per venire a riposare nelle giornate di vacanza. D'altra parte anche nei paesini vicini è successo che tanti forestieri hanno comprato casa venendoci a vivere in parecchi periodi dell'anno.
Luoghi sacri da visitare. E chi è che ne ha più di noi? La Grotta di San Michele, la Madonnina di Lourdes di Piazza Santa Croce con tutta la storia della signorina Geltrude che andrebbe subito portata da noi a vivere una sana vecchiaia, il Calvario,la tomba di Claudio Caninio, la Chiesa di Santo Stefano, il Castello di Rupecanina e da ultimo Celestino V . E' ovvio che andrebbero formate delle guide che sappiano la storia dei nostri luoghi sacri e di Raviscanina in generale  a cominciare dall'origine del nome ma, comunque, integrare i simboli ed i monumenti esistenti con altri ancora più eloquenti da mostrare agli altri.
In questi giorni, sempre lo storico Domenico Caiazza a cui stiamo dando una mano in modo sommesso con la Pro Loco, ha progettato il Cammino di Celestino V che altro non è che  il percorso materiale effettuato in vita. Questo è un progetto molto ambizioso che se portato a termine non può che portare forte giovamento al turismo religioso di Raviscanina. Infatti, partendo dal Castello di Rupecanina, luogo materiale dove è nato e che verrebbe segnato con un tabellone in marmo travertino che ne indichi la nascita e la discendenza, il nostro concittadino, scendendo per la strada del Calvario, attraversando il centro di seguito abitato, si è portato all'Abbazia della Ferrara, sulla  strada di Vairano Patenora, dove ha studiato e poi tornato più volte e da lì ha percorso tutto il cammino della sua vita che, per i più appassionati, potrete trovare sui volumi del Caiazza "Il segreto di San Pietro Celestino" - "Terra di lavoro terra di Santi" - "Terra laboris Felix Terra". 
Allora, se così stanno le cose, credo proprio che  abbiamo tutte le carte in regola per  assurgere, come comunità, ad incamminarci sulla strada per un turismo socio/gastronomico/religioso/culturale.
Dobbiamo solo impegnarci allo spasimo, a cominciare dalle istituzioni locali, prima fra tutte la opposizione consiliare a non far mancare, mai, lo stimolo ad andare avanti in questa direzione.
Il laboratorio, piccolo, di proposte e di lavoro è aperto. 
Chi ama veramente e vuole il progresso, l'occasione è d'oro. Basta rimboccarsi le maniche e dimostrare quanto si da.
                                                                                     Costantino De Cristofano

sabato 10 agosto 2013

Quei mattacchioni dei fischiatori di piazza.

Mi è capitato, una di queste ultime serate di calura estiva, di scambiare una qualche battuta con due conoscenti di Piedimonte Matese  e con l'amico Anastasio davanti ad una invitante falanghina del Taburno, ghiacciata al punto giusto, e qualche ninnolo di arachide tostata americana.
 La conversazione sul punto, anche se l'abbiamo stoppata subito sia per la bontà delle mie argomentazioni che in seguito dirò e sia  per girarla su argomenti più impegnativi ed adeguati al periodo estivo che stiamo vivendo, è iniziata, inevitabilmente, sulle prime difficoltà amministrative incontrate col Cuore Popolare e sui risvolti tecnici sul tappeto. Dopo un primo giro di opinioni sulle iniziative messe e da mettere in cantiere e delle strategie da seguire per raggiungere, di questi tempi, gli obiettivi fissati, uno degli interlocutori forestieri ha chiesto se fosse vero che un gruppetto di cittadini avesse fischiato un altro gruppetto di cittadini che stava imbiancando, volontariamente, la facciata della Chiesa del Sacro Cuore, in piazza. Per la verità non ero a conoscenza della cosa ed anch'io ho chiesto spiegazioni ad Anastasio, il quale, un poco amareggiato, ha illustrato l'episodio che si era concretizzato allorquando è stata vista una persona, che palesemente aveva appoggiato la lista nr.2  alle ultime elezioni comunali, prodigarsi sul cestello della scala meccanica a lavorare gratis per il bene comune imbiancando, appunto, la facciata della Chiesa stessa.
La fischiata corale, così come era avvenuto con un rimprovero secco su fb qualche settimana prima ad una signorina che aveva sottoscritto il documento dei trenta ma che si era permessa di postare un giudizio tendente a chiedere tempo per la nuova A.C. prima di affossarla a prescindere, come vampiri, è stata quanto mai proficua, risolutrice e  simpatica. 
Una classica goliardata raviscaninese che detiene, in questo settore, un primato a dir poco strepitoso  se non  unico nel suo genere. Infatti, giusto per non allontanarci troppo dalla nostra zona perchè poi il paragone sarebbe   improponibile ma prendendo ad esame, come esempio, solo i due primi Comuni circonvicini, mentre  ad Ailano ogni cittadino ha imparato, come hobby, la musica e a suonare un qualche strumento musicale e negli incontri al Bar si parla di Bande musicali e sul come ci si può divertire guadagnando la classica pincinella o a Sant'Angelo,sempre per esempio, prima di andarsi a fare una partita a bocce nella villa comunale, a completare il lavoretto preso extra per l'occasione e guadagnarsi il classico pacchetto di sigarette, a Raviscanina, no, ci si diletta a fischiare gli altri perchè si crede che il  pensiero di chi dissente sia quello giusto, quello che fa stato,  quello scardinato dalle costole del Signore!
Ecco! La Commissione di piazza di fischiatori che emette sentenze!
"Un cittadino che qualche mese prima ha tifato e votato per un'altra compagine amministrativa, non può fare volontariato, per il bene del proprio paese, a guida della compagine amministrativa opposta! Per costoro la vita si deve fermare! "
Sembra un gioco banale ma è così! E' la chiave di volta che ha portato il nostro bellissimo paesello ad occupare il posto che ha nella classifica del reddito pro capite della penultima provincia d'Italia!
Ma. il più delle volte, così come in questa occasione, il giudizio corale della commissione di fischiatori ha raggiunto l'effetto opposto. Infatti, si era deciso, per ragioni tecniche, che la facciata della Chiesa non poteva essere completata totalmente perchè il mezzo meccanico poteva non farcela a sostenere l'operatore nel cestello e, quindi, lasciata con la parte di sopra con il vecchio scolorito colore!
Pensate come sarebbe stata brutta la facciata metà imbiancata e metà no!
Che cosa si sarebbe potuto rispondere a chi avesse chiesto del perchè di tale scempio?
Invece, la Commissione, con i propri fischi ha punzecchiato nell'orgoglio i volontari che si sono ingegnati a completare il lavoro e a rendere alla visione della cittadinanza tutta un qualcosa di sublime  che va si, completata, con un bel faretto per l'illuminazione  notturna.
Come si vede, dunque, i fischiatori non sono dei concittadini che vogliono il male della collettività ma sono solo dei giocherelloni che correggono le storture che possano capitare e che si accontentano di poco, stando seduti in piazza, e giudicando, come nella più nota trasmissione televisiva la Corrida, chi può e chi non può andare avanti, solo che qualche volta prendono cantonate, come nelle migliori famiglie!
Peccato che questo loro gioco non possa essere esportato, come quelli di Ailano e Sant'Angelo, ma rimanere solo un gioco locale, tutto  raviscaninese.

                                                                                    Costantino De Cristofano
       
                                                                                                   


sabato 3 agosto 2013

Il volontariato a Raviscanina!

Gli ultimi quarantatrè anni della mia vita sono stati, tranne il tempo giornaliero dedicato all'attività professionale che mi ha consentito di vivere, intensi di partecipazione alla vita del volontariato in favore del mio paese, Raviscanina,  e della mia terra natia consentendomi di conoscere, vivendoci dal di dentro, un poco tutti i problemi che il volontariato stesso comporta.
A Raviscanina, invece, il volontariato fa paura! Specialmente in questi ultimi tempi che, spontaneamente, parte dei cittadini hanno sentito il bisogno di dare una mano, vista la disponibilità del Sindaco e della nuova amministrazione comunale in tal senso, a mettersi a disposizione per ripulire il loro paese!
 Eppure si era invocato proprio il volontariato, la solidarietà, la partecipazione come uno dei mezzi necessari per uscire dallo stato comatoso cui anni di incuria amministrativa aveva cacciato il nostro bellissimo centro matesino. Invece si denigra chi si è offerto a fare qualcosa, a mettersi a disposizione, di utilizzare i propri mezzi di lavoro o domestici nel dare una mano a riscoprire la dignità del poveri ma belli  di defilippiana memoria!
In questi 43 anni, poi, girando e mettendomi a disposizione quale componente dell'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia anche delle altre associazioni volontaristiche di categoria, ho potuto constatare come queste ed i loro componenti, guidati da  un'esauribile passione, avevano compiuto mirabolanti imprese, altri volontari, sempre e sole per circostanze negative, non avevano avuto la fortuna di veder realizzati i loro sogni ma tutti, indistintamente, risultavano animati da un profondo amore per la loro terra.
Ognuno di questi volontari che ho incontrato mi ha raccontato  la sua storia costituita da inenarrabile impegno, da tanti sacrifici e poche soddisfazioni. Storie e storie di momenti di esaltazione ma antiche di tante situazioni umilianti per chi sa di essere nel giusto e lavorando gratis per gli altri, avrebbe il desiderio di essere considerato equamente per quello che fa, rimanendo in disparte, immobilizzati da una naturale modestia, proprio nel momento in cui il pubblico tributa il giusto riconoscimento, rifugiandosi in un angolino della piazza al momento degli applausi e, magari, senza riscuotere neanche la citazione del presentatore dell'evento.
Ma tutto si fa e si continua ad andare avanti per il bene comune ed il trionfo della propria terra!
Anche a Raviscanina, del resto, ogni giorno si debbono  fare i conti con invidia, velenose illazioni e falsità, con gente che, pensando solo al proprio interesse personale, non può capire perchè si affronta tutto questo gratis. Negli anni,poi, ho imparato tanto sui pregi e difetti  di chi partecipava all'organizzazione dell'evento considerando le loro esigenze e di quello che avevano bisogno. Uno dei difetti più comune ma molto più pericoloso di questa epoca dell'effimero fondata molto più sull'apparire e pochissimo sull'essere è che i nostri eroi non si autopromuovevano anzi l'attenzione a questo grave errore è quasi nulla e, come accade da noi, vengono messi alla berlina per l'aiuto che hanno dato, praticamente spiazzandoli, dandogli l'etichetta di appartenere a questo o a quell'altro gruppo politico
E' una vergogna!!!! Una vergogna di quelle più grandi del mondo e solo quando riusciremo.a debellarla potremo aspirare a divenire, come comunità, una grande e reale civiltà.
Raviscanina sta muovendo i primi piccolissimi passi in una certa direzione. La strada da percorrere è lunga e tortuosa e richiede tanta buona volontà e tanto coraggio  perchè chi è alla finestra e non scende in strada a mettersi a disposizione anzi, pretende dall'altezza del suo balcone di dare lezioni, come nel nostro caso, indicando con chi si può e chi non si può fare volontariato, tagliuzzerà con il veleno tra i denti i cittadini che vorranno girare pagina e sperare con serenità nel futuro.
                                                                          Costantino De Cristofano