sabato 10 gennaio 2015

Tonino, il politologo

Questa settimana, visto che non ci sono novità, mi piacerebbe dire la mia su Tonino,il politologo a cui, finora, pare, accodarsi l'intera compagine politica di Raviscanina,libera. Infatti, gli ultimi eventi che hanno visto protagonista il capogruppo consiliare di questa compagine , non una sola parola si è levata, ufficialmente, nel commentare la vicenda.
Una voce, però,coraggiosamente, ha detto la sua e, credo, non avendo rinvenuto nessuna controprova, così come detto poc'anzi,non voglio ritenere che  questa sia  la posizione ufficiale della lista!
Così, come ho scritto in altre parti, un vecchio detto recitava: Non c'è povertà se non c'è difetto! 
Eh, Già! Non si sbagliava!
Diciamo subito, non per ripeterci, che il nostro Comune è l'unico della zona (non ho controllato quelli dell'intera penisola ma, credo che siamo i soli) che è in dissesto finanziario. Le tasse, come dicemmo in tempo utile, sono aumentate a dismisura, aumenteranno ancora in maniera forsennata, rimarranno così in eterno, secondo la classica filosofia italica, vedremo il costo dell'acqua, quanto prima, in che misura lieviterà e....così via.
Sul punto,cosa dice Tonino. Niente! 
Ma cosa dice, invece, a difesa dei casi propri!
Tanto! Tanto che comincia con  l' ignorare la

                                                                    DIGNITA';
 già, questo desueto e sorpassato aggettivo che da un qualsiasi modesto vocabolario della lingua italiana la definisce come: rispetto, amor proprio,,decoro, rispettabilità,onore,senso dell'onore,, fierezza, orgoglio,nobiltà, gravità,maestà, contegno,signorilità, imponenza,solennità.

                                                             L'AFFIDABILITA' 
aggettivo che da affidamento o fiducia, sicurezza, garanzia!

                                                                  SERIETA',
responsabile, giudizioso, autorevole,imponenza, contegno, sussiego,solennità,coscienza,rettitudine, rigore,fermezza, impegno, responsabilità.
E potrei continuare all'infinito ma occuperei tutto lo spazio previsto per l'articolo!
Niente di tutto questo; anzi, congratulazioni per il comportamento tenuto. Ma  verso chi?
Chi sono gli amici e i nemici?
Chi ti ha portato a mangiare è un amico o un nemico? Gli elettori di Raviscanina, libera come sono considerati?
Ah, già! ANALFABETI POLITICAMENTE,cioè che certe cose non le possono capire, devono solo votare l'indegnità, la villania, la volgarità, la bassezza, l'indecenza.
La politica, secondo Tonino,il politologo è paziente mediazione, lenta tessitura di consensi e capacità di accettare onorevoli compromessi,pur restando attaccati ai propri valori e ideali.
Compromessi con chi? Con chi ha affamato e sta affamando  un popolo?
Ideali! Quali, quali sono questi ideali?
La pappa..ppa.pa col po,,po,pomodor!
La storia del passato.......
La storia del passato.....stessa strategia, stessi ideali....stesso magna, magna!
 Perciò Raviscanina si trova al punto dov'è! In default!
La cosa viene da lontano. Bisogna tagliare i ponti con chi è nostalgico dei bei tempi! Il registro è cambiato e va aggiornato.
Altro che io non mi  aggiorno!
Ma il colpo finale, a testimonianza di quanto finora detto, arriva verso la fine del pensiero politico di Tonino il politologo e cioè quando precisa:
".....davanti a una  buona tavola imbandita a spese sue"
Attenzione! Qua non si considera il fatto che tra persone civili che vogliono parlare del bene della comunità,si paga una volta ciascuno! Qua no! A SPESE SUE!
La forma più spudorata di accattonaggio, di scrocco, da morti di fame.!
Ma questo è Raviscanina,libera?
Sono sicuro di no! E pertanto al più presto, per Raviscanina, per i giovani, per i cittadini, per quanti ci dovranno vivere, si aspetta una presa di posizione chiara ed inequivocabile!
Buon lavoro!
                                                Costantino De Cristofano

giovedì 1 gennaio 2015

L'Affidabilità

In queste giornate di freddo intenso in cui abbiamo apprezzato molto il caldo del focolare domestico, mi sono dedicato alla lettura e, dopo aver ricercato con occhio critico nello stipide dove sono conservati alcuni libri dei miei figli, ho scelto un volumetto di Alfonso Berardinelli, dal titolo "Nel paese dei Balocchi". Inutile dire che ho letto il volume tutto d'un fiato, dispiacendomi molto quando sono arrivato alla parola FINE perchè ho rivisto, nelle pagine del libro, un poco tutta la storia politica della nostra Italia fino al 2001, anno in cui l'autore ha pubblicato il volume stesso. Ovviamente, dalla lettura, le mie convinzioni politiche sugli uomini  ne sono uscite rafforzate ed ho ripensato al film degli ultimi 40 anni di vita politica del mio paesello: Raviscanina!
Vedete, cari amici, non esiste povertà se non v'è difetto! Recitava un vecchio saggio.
In questo primo giorno del 2015, se esaminassimo lo stato economico/culturale/sociale in cui, come comunità,versiamo e confrontiamo il tutto, necessariamente, in quanto unico metro di valutazione, con le realtà che ci circondano (Ailano, Sant'Angelo, Valle Agricola, Pietravairano) non possiamo che rimanere sbigottiti! 
Se fossimo stati in questi giorni a far visita a qualche parente in questi Comuni, avremmo subito notato le strade illuminate, iniziative in corso, vita fluorescente, genti serene. Mi verrebbe da dire, proprio come da noi e, invece, solo  mortificazioni e amarezze. E per le altre cose? Inutile parlarne! Ci ripeteremmo in maniera asfissiante e abissale.
Mi piacerebbe, ma non lo faccio per i motivi di cui innanzi anche perchè l'ho fatto in altri articoli su questo blog,parlare del come siamo diventati,quello che siamo e del come e per quanto ancora ci resteremo e, se mai, i nostri nipoti ne vedranno la luce; mi piacerebbe parlare degli uomini che hanno procurato questo sfacelo e di quelli che sono sulla piazza e che si propongono  a governare il futuro.
Ho scritto l'ultimo articolo su un "Patto" avvenuto intorno ad un buon piatto di "spaghetti al pomodoro"  fumante tra due uomini politici locali e che, ne loro stessi, forse perchè troppo impegnati ad elaborare strategie, ne i loro  uffici stampa, hanno ritenuto, finora, regalarci una  interpretazione del "patto"medesimo. Intendiamoci, quando si fa un patto è sempre buono e proficuo per le persone su cui dovrà ricadere ma ciò deve avvenire in un quadro di pesi e contrappesi evidenti e non sottobanco o da loggia segreta. Cerco di spiegarmi meglio. Se si intende patteggiare sul futuro e sulla necessità di cercare di uscire dalla crisi cui versa il campanile che si amministra è sempre cosa lodevole e bene accetta ma ciò deve avvenire a seguito di preciso mandato dei rispettivi gruppi politici di appartenenza che, a loro volta, garantiscono, avendoci messo la faccia in campagna elettorale, sulla bontà dei programmi e sulle strategie che intendono perseguire per il bene della comunità e, non sottobanco o di nascosto, così, come è stato, perchè, per quello che mi è dato di sapere, nessuno ne sapeva niente!
Qualsiasi altra motivazione dell'incontro ha rappresentato  qualcosa di losco e di puerile!
Ma ciò che è avvenuto col "patto" del 2014 è già avvenuto per il passato anche a Raviscanina creando le basi di quello che stiamo vivendo anche se possiamo dire che i protagonisti di allora avevano un'altra struttura politica alle spalle e, forse, avevano avvertito i loro diretti seguaci ed avevano avuto il buon senso di incontrarsi alla presenza di terze persone. Ma, questi no! Oltre ad incontrarsi da soli e (credevano) di nascosto, non avevano e non hanno alcuna struttura politica che li sostiene alle spalle. Tutto all'insegna dell'arruffamento e della canzoncina dell'articolo precedente!
Hanno in comune il fatto che altri hanno lavorato per loro! Infatti, entrambi, sono entrati in scena dopo che il sottoscritto da una parte e Daniele dall'altra, avevano preparato le basi per farli accomodare. Ciò si è verificato anche per il passato come ai tempi   " Per la gente di Raviscanina"( ricordate?) si era andato avanti allo stesso modo! Insomma, due fannulloni......(diciamo, ancora, così) abituati a vivere sulle spalle degli altri e poi prendersi i meriti.
Non intendono creare  delegazioni di partiti politici in maniera pubblica ma, si invitano i rappresentanti dei partiti stessi a casa propria dove si spende la carica istituzionale conquistata di soppiatto come se fosse stata raggiunta con un plebiscito.... e dove chi, stando al riparo da brutte figure ed a dinieghi eloquenti, si pone, poi, alla fine come il leader che ci si aspettava!
Una vergogna! Una vergogna storica!!!
Mi giunge voce, infine, che per aggiustare una perdita dell'acquedotto non bisogna rivolgersi più al primo cittadino ma a PA! Non ci credo! Aspetto smentite!
In questi giorni ho ricevuto molti messaggi su Facebook e  il blog di Cuore Popolare è stato preso d'assalto da tanti di voi! Ho incontrato vecchi amici che ci eravamo persi di vista che si sono complimentati e con i quali ci siamo ripromessi di incontrarci a bere un caffè appena possibile; ma uno su tutti, perchè schierato su altre posizioni e a cui ci tenevo tanto, mi ha lasciato l'amaro in bocca mettendo in dubbio quella che è la MIA TRASPARENZA! Ebbene, a questo amico, tanto per lasciargli  una dichiarazione scritta, gli ho risposto per lettera dichiarandomi a disposizione per un chiarimento pubblico ed immediato, magari davanti a un giurì d'onore  per far giudicare il ragionamento ed allargando la discussione con aggettivi del tipo riconoscenza,affidabilità, rispetto per i cittadini che si amministra e così via.
Aspetto sue determinazioni.
A tutti voi che vorrete leggere queste  elucubrazioni di inizio di anno giungano i migliori auguri nell'affrontarlo nel migliore dei modi e che possa donare, tra le pieghe delle insidie che porta con sè, momenti di rivincita sociale e di conquista delle rispettive aspirazioni.
Ai sottoscrittori del "patto", invece, una massima di V.Hugo:
"Ciò che si dice degli uomini, sia vero o sia falso, occupa spesso nella loro vita e soprattutto nel loro destino lo stesso posto di quello che fanno" 
Ancora Buon 2015!
                                                    Costantino De Cristofano