domenica 15 dicembre 2013

La Via Francigena, lo storico Domenico Caiazza, l'Amministrazione Comunale di Raviscanina.

"La Francigena fu una Via di comunicazione determinante per l'unità culturale europea nel Medio Evo,su cui transitarono persone e merci ma anche conoscenze ed esperienze, con la lentezza e la profondità proprie di chi si muove a piedi.Un ritmo, quello dei propri passi, che consente anche ai moderni pellegrini una migliore comprensione del territorio, della storia, delle genti, del passato e del presente." Ed ancora:"Tra la fine del primo millennio  e l'inizio del secondo, la pratica del pellegrinaggio assunse un'importanza crescente. I luoghi santi della Cristianità erano Gerusalemme, Santiago de Compostella e Roma e la Via Francigena rappresentò lo snodo centrale delle grandi vie della fede. Infatti, i pellegrini provenienti da nord percorrevano la Via per dirigersi a Roma ed, eventualmente, proseguire lungo la via Appia verso i porti pugliesi dove si imbarcavano verso la Terrasanta.Viceversa i pellegrini  italiani diretti a Santiago la percorrevano verso nord per andare in Spagna."
 Ecco, basta chiedere notizia sulla Via Francigena ad Internet e le si ricevano approfondite ed esaustive per immergersi, poi, nelle radici culturali della nostra storia e vivere lungo il tragitto della Via, le modifiche del paesaggio, le piccole e grandi opere d'arte, le persone che si incontrano ed i loro messaggi e comprenderne l'essenza.
Sulla Via Francigenna lo storico Domenico Caiazza sta elaborando un progetto di ampio respiro da far finanziare con fondi della Comunità Europea. Su questo vi sono già state riunioni presso il Comune di Roccamonfina, Comune capofila del progetto stesso, cui è entrato a far parte  il Comune di Raviscanina. Si stanno elaborando le schede e quanto prima il tutto, tramite la Regione Campania, partirà per Bruxelles per l'istruttoria ed il finanziamento relativo.Inutile dire i vantaggi economici che Raviscanina potrà beneficiare nella realizzazione del progetto: turisti per caso, pellegrini, studiosi, curiosi, persone alla ricerca delle novità, comitive giovanili, scolaresche, storici ed amanti della natura avranno come meta di viaggio anche il tratto della Via Francigena che passerà per Raviscanina; tratto, che qualora studiato bene, si intersecherà con l'altro percorso a cui il nostro storico sta lavorando approfonditamente. Oltre ai vantaggi economici insidi  nella venuta del forestiero che potrà dormire, mangiare e spendere sul posto e, quindi, movimentare l'inconsistente economia paesana, vedrà la luce, per essere riportato a nuovo con la costruzione di un  ostello per la gioventù (inserito nelle opere da finanziare) anche l'edificio di Case Albanesi, tuttora cadente e diventato un pericolo pubblico.
A questo punto ci corre l'obbligo precisare tre cose.
1) Nel progetto della Via il Comune di Raviscanina è entrato per espresso volere del Caiazza, unico comune del Matesino, in quanto gli altri comuni facenti parte vanno da Roccadevandro a Mignano per Galluccio, Conca,Tora, Marzano,Vairano per poi girare, appunto, per Raviscanina;
2) Il Caiazza già ha dato tanto a Raviscanina senza ricevere nessun riconoscimento se non la medaglia bronzea di Celestino V della Pro Loco Rupecanina quale socio onorario della Pro Loco stessa e, stendiamo, a riguardo, un velo pietoso sulle manifestazioni dell'ex Sindaco Masiello per la venuta delle spoglie del concittadino Santo e Papa nel 2010;
3) lo stesso Centro Studi per il Medioevo di piazza S.Croce sta per essere sfrattato  per essere regalato  all'ospitalità di altri centri del casertano dopo che è stata data, con i lavori eseguiti, una degna sistemazione, con un progetto finanziato sempre dall'Europa, allo stabile della casa canonica con la copertura del terrazzo per poi ospitare la sede del Centro Studi medesimo.
Ora, dunque, è il momento di osservare con altrettante tre cose:
a) E' mai possibile che la ospitale Raviscanina possa trattare in questa maniera uno dei migliori forestieri che vi abbia messo piede?
b) E' mai possibile che l'insensibilità di chi siede nei banchi del governo cittadino non veda  quanto sta avvenendo e non sente la necessità di nominare l'amico storico- benefattore  cittadino onorario?'
c) Ma chi mai avrebbe scoperto e pubblicato con ben tre volumi la storia e la nascita di Celestino V nel Castello di Rupecanina facendo in modo che la cosa venisse accettata supinamente dagli altri detentori del primato?Non basterebbe solo questo ad essere orgogliosi di tanto riconoscimento?
Non l'ha nominato Ermanno cittadino onorario per non oscurare la sua traballante personalità , volete fare così anche voi che dite di appartenere al Cuore.......?
Ci risentiremo e ne riparleremo più approfonditamente qualora dovreste  andare ancora avanti così.
                                                                   Berardino Viola

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