lunedì 8 dicembre 2014

Il mio presepe di quest'anno.....e i volti di Dio

Per sperare, ripartire e dare un senso alla vita fissiamo i cuori sulla tenue luce di quella stalla.

Quest'anno, il mio presepe è ancora vuoto. C'è il paesaggio, il fiume, il cielo e la grotta con la natività e nient'altro. Non ci sono pastori, zampognari,pecorelle, angeli. Solo il paesaggio e un ....Bambino con la sua famiglia......Un grande vuoto da riempire: troppo silenzio, troppa solitudine.... Mi piacerebbe che tutti i personaggi somigliassero a quel Bambino, che avessero il suo volto; ma non è facile scegliere: Dio ha miliardi di volti.....  volti  che hanno fame, che hanno sete, volti nudi, volti forestieri, volti malati, carcerati, privi di speranza. Una cosa è certa, i volti dei potenti, dei ruffiani, dei montati di testa .... non ce li metto nel mio presepe. Quelli non si metterebbero mai in cammino e, ,con il denaro che hanno, si sentono i più forti, ma so anche che non è il denaro il senso delle cose...Penso, rifletto....quindi, decido.
Nel mio presepe, quest'anno, ci metto il volto di chi ha fame, della mamma che porta i figli per la mano e che pensava di poter regalare loro un giochino per Natale o comprare un paio di scarpe particolari che aveva adocchiato da tempo e che, invece, per colpa di uomini, culturalmente inesistenti e con l'animo dell'orco cattivo,politicamente parlando, hanno fatto lievitare il costo dello scuolabus e della refezione scolastica alle stelle movimentando e sballando tutti i progetti immaginati.Uomini che a richieste d'aiuto, inviti a cercare risoluzioni, proposte concrete per debellare il problema hanno risposto, ghignando, che con il "danaro  spettante loro per l' indennità, non avrebbero consentito di aiutare a crescere i  figli degli altri" o, peggio ancora, "che non si poteva partecipare ad incontri chiarificatori, perchè si stava riposando".
Ci metto il volto dei giovani che non vedono una soluzione alle loro aspettative, al loro futuro, al loro inserimento nella società perchè, sempre le persone di cui prima, dopo aver presentato e ripresentato, fino alla noia, un programma elettorale che creava le premesse ad uno sviluppo immediato e comunque a medio termine, segnando una svolta nella vita cittadina rispetto al passato, hanno fatto la giravolta rimangiandosi il tutto e mettendosi al servizio dell'eminenza di turno.
Ci metto il volto  degli anziani che vivono senza alcuna assistenza e aspettative  sociali che, viceversa,vengono dirottate a quelli dei paesini ben amministrati e dolcemente compresi .
Ci metto il volto  delle famiglie che si apprestano ad affrontare le scadenze del 16 di dicembre, per le tasse  aumentate a dismisura in aggiunta  a quelle governative, quelle dei servizi locali, portate al massimo della loro esistenza.
Ci metto il volto dei malati che non si sentono protetti adeguatamente dalle istituzioni e che sanno a priori di tirar fuori dal classico mattone il danaro necessario, ammesso che lo abbiano, per affrontare le loro malattie e che vogliono, non rassegnandosi, a riempire il senso del tempo volgendo lo sguardo a  quel Bambino, per abbandonarsi tra le sue piccole braccia, per mettere nelle  Sue mani i loro mali.
Ci metto il volto delle persone di buona volontà che vogliono affrontare questi problemi dando una parte, di loro stessi, per risolverli.
Ora, guardo il mio presepe, ma mi accorgo che manca  ancora qualcosa: il volto degli angeli.
Non va bene il presepe senza angeli...E allora metto angeli veri: donne e uomini che danno da mangiare, da bere, che visitano, lottano per i diritti e la dignità. Quelli che amano, che curano le mense, che costruiscono pozzi e legami d'amicizia, quelli che portano coperte e pane sulle strade, i medici che lasciano i loro poliambulatori per curare i malati senza diritti e senza soldi, in ospedale, in guerra, quelli che amano la pace, che vivono con dignità e rispetto , quelli che non scendono a compromessi, che non si vendono per nessun piatto di lenticchie. Quelli che ci sono sempre....
                                                    Gli angeli!
Il mio presepe, ora, non è più vuoto e scopro che è bellissimo. E' pieno di umanità bella, di uomini, di donne, di bambini senza risposte e senza certezze; di una umanità provata ma viva che non può fare altro che abbandonarsi al mistero, cercare la Verità e la Vita nella luce di una scelta di una stalla, tenue ma molto più luminosa di ogni illusione umana e scaldarsi al fuoco della Speranza.
E' su quella  luce che, in questo Natale, dovremmo tutti fissare il nostro cuore.....per continuare a sperare, ripartire, dare un senso alla vita.
                                                     
                                                      Costantino De Cristofano

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