domenica 1 aprile 2018

Il Segreto delle origini - 3 -

Dal lavoro  dello storico Caiazza, continuo la pubblicazione sul nostro concittadino Pietro degli Angeleri, ovvero, Papa Celestino V (CDC)

Pietro di Angelerio, o meglio degli Angeleri, poi detto Pietro da Isernia, Pietro del Morrone, Pietro della Maiella, Celestino V, S.Pietro Celestino, l'unico Sommo Pontefice Romano che abbia rinunciato al soglio, per "viltade" come disse Dante, il principe dei suoi detrattori, o ex legitimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et conscientiae  illesae, debilitate corporis, defectu scientiae,et malignitate plebis, et infirmitate personae, come egli motivò richiamando norme canoniche e, dunque, poichè si era reso conto di essere inadeguato al ruolo et in buona sostanza per umiltà e santità, è, almeno per taluni aspetti, tra i quali certamente le origini e la formazione spirituale, più famoso che realmente conosciuto. 
Prova ne sia che di questo uomo, papa e santo comunque eccezionale, è controversa la data di nascita, che per il suo diretto discepolo Tommaso da Sulmona risale al 1209 mentre per i biografi del XVII secolo Marini e Telera risale al 12015.
Se qui l'oscillazione è di pochi anni, e dunque non particolarmente rilevante, per ciò che concerne il luogo di nascita le ipotesi sono assai più numerose e controverse.
Si è proposta infatti la nascita ad Isernia, Sulmona, Molise Oppidum, Morrone del Sannio, Ausonia, S.Angelo in Grotte, S.Angelo del Pesco, Macchia di Isernia, Marruvium de' Marsi, Terra di Lavoro e addirittura in Aprutii in partibus Apuliae, e così via.
La ridda delle ipotesi già da se dimostra che nessuna di esse si raccomanda per prove e rigore di analisi critica sicchè il luogo di nascita può dirsi ancora non riconosciuto, sebbene assai discusso.
La perdurante oscurità su tale dato, utile non solo per completezza anagrafica e storica, ma soprattutto per tentare di cogliere il clima culturale della sua infanzia e della sua educazione, deriva in parte dalla ritrosia del santo a parlare delle sue origini, in parte dalla sua lacunosità e dalla contraddittorietà delle fonti più antiche, ma soprattutto dalla disinvoltura dei biografi susseguitisi nei secoli che hanno tentato di superare il problema con affermazioni tanto perentorie quanto immotivate.
Dallalunga lista di località cui sarebbe nato Pietro di Angelerio alcune sono trasparentemente inesatte, derivando da nomi dei luoghi nei quali è vissuto, che sono stati poi proposti come luoghi di nascita. Ad esempio poichè visse a lungo, ma dopo esservi giunto per la prima volta in giovane età, sul Morrone presso Sulmona e fu chiamato anche Pietro del Morrone si è preteso che sia nato a Sulmona.
Inteso Morrone come luogo di nascita, ed ignorando che si trattava del nome di una montagna e non di un abitato, si è poi riconosciuto lo stesso in Morrone del Sannio o addirittura in Murrone Marsorum oppido, quod antichi  Marruvium appellabant.
Trasparenti sono pure alcune indebite precisazioni di fonti generiche; ad esempio dalla qualifica di molisano attribuita al santo se ne è fatto derivare che sia nato nel paesello di Molise, circostanza questa da nessuna fonte affermata. Allo stesso modo dall'appellativo Petrus de Maiella si è ricavata un'origine abruzzese.
Altro procedimento è quello di combinare tra loro fonti disparate nel tentativo di fare chiarezza: poichè alcune fonti  indicano genericamente la regione d'origine ad esempio, come detto il Molise, o anche un locus Aprutii e natione Apulus ed altre la nascita in un Castel S.Angelo si è corso alla ricerca di luoghi chiamati S.Angelo nell'ambito di tali regioni, pretendendo di riconoscervi l'origine del Santo, ma senza addurre elementi di riscontro, o ricorrendo a debolissime argomentazioni.
E' infatti soprattutto mancato nella ricerca del luogo di nascita di Pietro di Angelerio il vaglio critico delle fonti, che al contrario, spesso, sono state forzate per ragioni di campanile.
Questo deficit di un'analisi serena e metodologicamente corretta è dovuto probabilmente al fatto che la parte migliore della dottrina, forse disperando di poter districare la questio, l'ha trattata superficialmente o l'ha addirittura rimossa, privilegiando l'indagine sulla spiritualità del Santo o su altri momenti della sua vita, mentre altri e meno rigorosi studiosi sono stati spinti unicamente dall'intento di dare lustro alla propria terra attribuendole i natali di S,. Pietro.
Questo è avvenuto in particolare nel Molise, dove, grazie al fatto che sicuramente il santo vi operò e ad alcune fonti che lo dicono molisano, si è più volte acceso il dibattito sul luogo di nascita.
Non senza polemiche, poichè, restate al palo S.Angelo in GRotte e S.Angelo del Pesco, per mancanza di paladini locali che abbiano raccolto la proposta del Gasdia, tre comunità tuttora si contendono il vanto di averlo visto venire alla luce: S.Angelo Limosano, Isernia e Macchia d'Isernia ma tutte con argomentazioni tanto appassionate ed apodittiche quanto poco resistenti al vaglio critico.

(Al prossimo articolo parlerò  delle rivendicazioni di S.Angelo Limosano, Isernia e Macchia d'Isernia)
Buona Pasqua!

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