domenica 24 agosto 2014

I PICO, una realtà o l'ennesima presa per il c...del Sindaco di Raviscanina?

Mi è  capitato di leggere un AVVISO PUBBLICO del Sindaco di Raviscanina riguardante i PICO (Piccoli Comuni) col quale invitava i cittadini raviscaninesi," interessati a presentare un'iniziativa intesa ad ottenere finanziamento,"  ad un incontro pubblico presso il Comune! 
Fin qui una cosa ammirevole e da lodare. Mi sono detto: vuoi vedere che ti stai sbagliando sul conto di questi amministratori? Vuoi vedere che ti devi ricredere sulla bontà delle loro  capacità d'iniziativa?
Ovviamente, avrei voluto che fosse così! Avrei voluto ricredermi delle mie posizioni politiche su costoro che debbono rimanere in carica ancora per quattro anni; sarebbe stata, questa, una dimostrazione di lungimiranza politica a favore di chi cerca di impostare la propria esistenza in questa terra di nessuno, martoriata ed offesa come non mai dagli uomini che l'hanno amministrata negli ultimi 40 anni.
Il tempo di approfondire bene il discorso e mi  sono cascate le braccia!!!
Infatti, con il fondo microcredito Piccoli Comuni campani, si vuole sostenere il mercato del lavoro e il rilancio dell'imprenditorialità nei piccoli comuni campani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. In questo progetto si intravede una luce per i piccoli centri in un periodo alquanto buio. Si ha, grazie a questo fondo,la possibilità di realizzarsi e dunque allo stesso tempo, si può provare a lavorare nel proprio comune, senza scappare, come anch'io ho consigliato negli ultimi tempi,altrove. Il progetto PICO, si compone in due fasi. La prima riguarda la selezione dei progetti integrati per i piccoli comuni i quali devono essere finalizzati alla creazione di occupazione, al rilancio economico-sociale e al contrasto dello spopolamento. Per partecipare alle selezioni, ciascun Comune dovrà presentare un progetto del dimensionamento massimo di 150.000 euro e i progetti presentati dai Comuni dovranno prevedere incentivi rimborsabili in forma di microcredito per finanziamenti compresi tra 5.000 e 25.000 euro, della durata massima di 60 mesi restituibili con rate trimestrali a tasso zero. Nella sola seconda fase, saranno emessi gli Avvisi Pubblici per la selezione delle imprese, già esistenti o da costituire. I progetti dovranno essere basati sulle caratteristiche territoriali e, cioè, dovranno effettivamente evidenziare cosa si può fare o che si vuole fare.
Ecco, questi sono i PICO di cui Raviscanina ha anche bisogno; infatti oltre a poter servire a chi ha una qualche mezza attività avviata  e la vuole incrementare, potrebbero servire ad avviare altre attività, come quella delle terme alle Cerrete che potrebbe coltivare lo stesso Comune visto che è proprietario del terreno attiguo alle sorgenti, per poi richiedere altri finanziamenti in merito per completare l'opera. Tutto questo presuppone, però, che entro il 29 agosto il Comune presenti il suo progetto alla Regione Campania altrimenti rimarrà fuori!!!
La domanda, quindi,è inevitabile:
A CHE PUNTO E' LA PROGETTAZIONE? I TECNICI DEL COMUNE SONO  ALL'OPERA? SARA' PRESENTATO QUESTO PROGETTO NEI TERMINI?
Sarebbe il primo dopo il dissesto che, qualora evitato, avrebbe rappresentato l'opera per eccellenza che un'Amministrazione poteva realizzare per il territorio che amministra ma, questo, avrebbe dovuto presupporre persone capaci, lungimiranti e che sono in grado di interpretare gli avvisi pubblici e le disposizioni del BURC e della Gazzetta Ufficiale, pane quotidiano di chi varca il portone della casa comunale per rappresentare una Comunità. Ma, questa è un'altra storia.......
                                              Costantino De Cristofano

Nessun commento:

Posta un commento