martedì 9 settembre 2014

Così fan tutti?

Mi è capitato d'incontrare qualche settimana fa Filippo Materiale, mio vecchio amico  Sindaco da oltre 60 anni, alternatosi negli ultimi decenni, con la figlia Laura,al Comune di Castrocielo (Fr). Oggi Filippo ha 81 anni e prima che andasse in pensione ha svolto l'attività di Preside in uno dei più rinomati licei classici d'Italia: il Cavalier d'Arpino. Non lo vedevo da un poco di tempo ma avevo sempre seguito le sue gesta politiche, i risultati bulgari ottenuti nelle vittorie al Comune, le iniziative che metteva in cantiere in favore della sua gente. Anche da parte sua, quando scendeva a Cassino, non tralasciava mai un'occasione per venirmi a salutare in ufficio in virtù di una vecchia comune militanza nel partito socialista che ci aveva fatto conoscere in una riunione nella sala Restagno, appunto, della Città Martire, dove ero stato invitato anch'io.
Vedendolo così arzillo e pimpante, subito mi è venuto da chiedergli che cosa avesse in cantiere, come amministratore, per renderlo così felice. Si, perche Filippo quando porta qualche risultato a casa, ringiovanisce moralmente di un ventennio e spruzza felicità da tutti i pori rendendo partecipe chi lo circonda e chi gli vuol bene, delle sue imprese amministrative/politiche. Ebbene, il Sindaco di Castrocielo, mi rispose che erano cominciati i lavori del nuovo stabilimento della San Pellegrino SpA, quella del Sanbitter per intenderci, nel suo Comune e che ad agosto 2015 avrebbe assunto oltre mille persone al che, su mia richiesta, mi ha promesso l'interessamento per ben tre assunzioni. Era un progetto su cui ci aveva lavorato da anni e che finalmente era il dono più bello che di questi tempi poteva lasciare ai suoi compaesani. Ovviamente vi risparmio, in questa sede, del ragionamento opposto che gli ho fatto e, cioè, dei tantissimi anni che i miei amministratori si sono prodigati a portare Raviscanina al fallimento!
Gli ho chiesto, poi, come seconda domanda perchè sapevo che me ne avrebbe concesse solo tre, di raccontarmi la sua giornata tipo come Sindaco. Sulle prime è rimasto un poco disorientato perchè si aspettava di  potermi rispondere su qualcosa di concreto cui poter  far accodare la mia A.C. ma vedendo che aspettavo con una certa trepidazione la risposta, in maniera molto veloce e scontata perchè, secondo lui, un Sindaco non può fare che quello che egli stesso,giornalmente,vive ed aggiustandosi leggermente il nodo alla cravatta per segnalare visivamente il suo disagio, ha iniziato così:
-" Mi porto al Comune alla sette di ogni mattino, tranne la domenica, ovviamente, ed a seconda la stagione, apro le finestre se è estate o accendo i riscaldamenti se è inverno in maniera che gli impiegati al loro arrivo, alle otto, trovano l'ambiente accogliente per iniziare a lavorare. Poi scendo nel piazzale alle spalle della Casa comunale perchè, a quell'ora del mattino,   partono tre mezzi per la raccolta della spazzatura con dodici operai impegnati e devo organizzare qualora qualcuno ha telefonato di non sentirsi bene o ha accampato qualche scusa per chiamarsi la giornata di ferie; quindi, devo sopperire a qualche sovente imprevisto di questo genere. Alle  7,50 partono due pullmini per gli alunni delle scuole ed anche lì devo verificare se le cose vanno bene ed è tutto a posto. Alle otto e pochi minuti salgo sul Comune e preparo il caffè con la macchinetta napoletana per tutti; ne ho una di dodici tazze ed uso un caffè autenticamente napoletano che compro di tasca mia. A tutti gli impiegati, al loro arrivo, ricordo, incalzandoli, i lavori da portare avanti in quella giornata chiedendo ad ognuno di loro se sono insorte difficoltà o altro che potrebbero rallentare l'iter conclusivo. Alle nove entro nella mia stanza, accendo il computer, e guardo l'agenda del giorno sulla quale devo intervenire personalmente ed, a mente fresca, faccio qualche telefonata ai vari Enti con cui intratteniamo rapporti e dei quali il Comune è cointeressato alla risoluzione di qualche pratica. Ricevo in continuazione cittadini personalmente per i loro tanti/piccoli problemucci sui quali è interessato il Comune. Per ognuno  di loro cerco, nei limiti del possibile, di trovare una risposta alle aspettative. Guardo, poi, la posta in arrivo smistandola per i vari servizi e dando disposizione al riguardo, firmo quella in uscita e mi appunto, su uno scadenzario, quando devo intervenire e/o sollecitare presso l'ufficio cui la stessa posta è diretta. Mi accerto se i servizi avviati stanno procedendo senza intoppi e finalmente apro i giornali cercando sempre di scoprire se gli altri hanno messo in cantiere qualcosa che al mio Comune potrebbe essere sfuggito. Alle 13,30, circa, vado a casa dove mi concedo qualche ora di riposo per essere nel mio ufficio da sindaco  alle 16,00 circa. A quell'ora cerco di scrutare sul bollettino regionale e sulla Gazzetta Ufficiale se vi sono state pubblicazioni che ci riguardano, appuntandomi, ovviamente, le cose salienti e, qualora è matura qualche mia trasferta alla Regione o in qualche altro ufficio della Stato per fatti inerenti al Comune, mi preparo la cartella per raggiungere, il giorno dopo, col mio fuori strada e da solo e senza distogliere i vigili dal loro servizio per farmi accompagnare. Mi porto sul posto dove è richiesta un mio intervento  diretto, viceversa, ritorno al Comune a fare quello che ho fatto il giorno prima. Ovviamente, quando ero in servizio, andavo alle nove a scuola per il fatto dell'avvio dei servizi, spostando nel pomeriggio e fino a notte inoltrata i contatti con la popolazione e con gli altri amministratori, ma continuando nella mia Presidenza della scuola a seguire le sorte e i risvolti nel mio paese. Soddisfatto?".
Dopo questo racconto che ho seguito quasi in trance ho rinunciato alla terza domanda riservandomela per il prossimo incontro trovando le risposte sul perchè i cittadini castrocielesi vanno in processione a casa di Filippo a chiedergli di ricandidarsi ad  ogni scadenza elettorale e, in più di una volta, non gli hanno opposto neanche una lista avversaria in segno di rispetto e di devozione.
In questa settimana trascorsa dal nostro incontro, ho pensato più volte a questo simpatico ultraottantenne che con semplicità svolge le funzioni di primo cittadino così come dovrebbero essere svolte ( parole sue) non riuscendo a sapere, invece, dei nostri Sindaci che si sono succeduti a Raviscanina da 40 anni a questa parte  come hanno svolto la loro giornata tipo , non investendo alcunchè e portando Raviscanina al fallimento economico e morale.
A questo punto, per cercare di salvare il salvabile, sarebbe interessante conoscere la giornata tipo del Sindaco attuale che oltre a studiare le occasioni cui indossare la fascia, cosa fa in concreto per Raviscanina. 
Se lo scrive da qualche parte, almeno in questo, ci rende cosa gradita.
                                               Costantino De Cristofano

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