domenica 25 agosto 2013

Il Piano Regolatore Generale a Raviscanina.

Il Piano Regolatore Generale di un Comune è quello strumento urbanistico che disciplina le zone dove è possibile mettere su nuove costruzioni edilizie, appartandole dalla zona industriale e dalle altre necessarie per lo sviluppo organico del paese determinando, nel contempo, lo sviluppo socio/economico/culturale/sociale/turistico della località.
A Raviscanina  il PRG è stato fatto commissariare  nel 1983  perché l' Amministrazione comunale dell'epoca non si era messa d'accordo al proprio interno  in che  maniera, in quale direzione, verso quali lidi Raviscanina dovesse estendersi, dovesse allargarsi,, dovesse diventare, in altre parole, un centro moderno in linea con la bellissima posizione geografica che madre natura le aveva donato.
Aggiungo, io,  gli Amministratori comunali non si erano messi d'accordo, perché, ovviamente, ognuno tirava per  i propri interessi, credo politici, tali da far inserire i rispettivi  terreni   nella  famosa zona C, quella buona per intenderci, dove il costo per comprarne un piccolo lotto per edificarci, sarebbe potuto costare anche cinquanta milioni delle vecchie lire oltre che far scaturire una pletora di votanti a favore del proprio io.
Dal 1983 sono trascorsi trenta anni e siamo ancora senza PRG!!!
Questo è lo stato dell'arte, cari lettori. Ad oggi, ebbene sì, Raviscanina ancora non ha un PRG.
La cosa bella di tutto questo è che soggetti, discendenti da quelle  storture amministrative, da quei modi di amministrare, nel senso che hanno appreso per aver vissuto come allievi amministratori in quell'epoca, questo modo di comportarsi al momento della disposizione, ancor oggi si presentano all'opinione pubblica come salvatori della Patria!
Una vergogna!
Il PRG dal 1983 ha avuto più Commissari ad acta; ricordo Alberto Gioielli che vi è rimasto più a lungo e,poi, altri ed altri ancora. Tutti, ogni volta che si sono insediati hanno cominciato d'accapo perchè il lavoro fatto e fatto fare dal Commissario precedente, non andava bene (un pò  come quando si è in ospedale e si cambia reparto od ospedale stesso: le analisi e gli esami vanno ripetuti!); si nominavano nuovi geologi, nuovi tecnici, nuovi soloni per dotare Raviscanina del più funzionale dei PRG. E di seguito, parcelle milionarie, ripetute, moltiplicate, centuplicate sulle spalle dei raviscaninesi, sul futuro dei loro figli e non aggiungo altro per amore di pace. In pratica si mungeva la capra per attingere buon latte per la cena tra prescelti, tra  quelli baciati dal Signore. Anche qui l'accostamento è d'obbligo: come quelli unti dalle mani dei partiti con la legge elettorale porcellum. Chi viene scelto diventa parlamentare e dalla sera alla mattina va in paradiso a dispetto di chi deve sudare le sette camicie per mettere insieme il pranzo con la cena.
Per tornare al PRG e lasciare gli accostamenti, dopo un certo periodo di tempo si sarebbe potuto adeguare/aggiornare nel senso che la zona del Comune rimasta fuori in un primo momento si sarebbe potuta inserire e, quindi, rendere organico tutti il contesto paesaggistico, così come è stato fatto in tutti i Comuni d'Italia. Inoltre, l'assenza del PRG, ha consentito per tantissimi lunghi anni di mettere in atto la più schifosa delle speculazioni politiche nel senso che per qualche marchingegno tecnico (accorpamento di terreni, ecc) si faceva pesare la concessione della licenza edilizia stessa come un dono divino e, quindi, ricompensata elettoralmente......
La cosa bella di tutto ciò è che, in questo momento negli uffici comunali, si sarebbero dovuti trovare documenti utilizzabili per varare, finalmente, questo benedetto PRG; il danaro speso, i Commissari succedutisi, i tecnici assunti........ed invece? Neanche il tracciato di una linea, il becco di una relazione, il sigillo di un parere.
Niente  di niente, di niente! Ed un'altra cosa bella è quella che al 31 dicembre di quest'anno, per una ben precisa legge, mi pare  regionale, il PRG deve essere adottato integralmente altrimenti si rischia la venuta di un altro Commissario ad acta con conseguenti esborsi dissennati di quattrini per pagare tutto l'amparadam! Ed ancora, per la pubblicazione del piano necessitano circa ottantamila euro che il Comune non ha avendo ereditato solo debiti (vedi: Pagare tutti....pagare meno! ndr). Ed allora?
Pare che al momento, per risparmiare all'osso, si voglia adottare un piano dividendo le spese con altri due Comuni che ne sono sprovvisti sempre se si trovano professionisti disponibili ad accettare l'incarico. 
Prendo tre e pago Uno!.
Questo è, quindi, la disamina superficiale di un altro grande problema che attanaglia Raviscanina ed il suo sviluppo! Sviluppo che oltre ad una stabilizzazione della popolazione con un incremento demografico  certo, non consentendo a tanti cittadini di spostarsi nei paesi viciniori per trovare casa, consentirebbe un rilancio legato all'attività edilizia non indifferente con conseguente sollievo della disoccupazione.
Per trent'anni a cosa si è pensato se non a dissipare ed ad accumulare debito ed a non far decollare lo sviluppo?
Domanda banale che aspetta risposta che sicuramente non sarà mai data.
                                                                                      L'Artigiano della politica

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