sabato 3 agosto 2013

Il volontariato a Raviscanina!

Gli ultimi quarantatrè anni della mia vita sono stati, tranne il tempo giornaliero dedicato all'attività professionale che mi ha consentito di vivere, intensi di partecipazione alla vita del volontariato in favore del mio paese, Raviscanina,  e della mia terra natia consentendomi di conoscere, vivendoci dal di dentro, un poco tutti i problemi che il volontariato stesso comporta.
A Raviscanina, invece, il volontariato fa paura! Specialmente in questi ultimi tempi che, spontaneamente, parte dei cittadini hanno sentito il bisogno di dare una mano, vista la disponibilità del Sindaco e della nuova amministrazione comunale in tal senso, a mettersi a disposizione per ripulire il loro paese!
 Eppure si era invocato proprio il volontariato, la solidarietà, la partecipazione come uno dei mezzi necessari per uscire dallo stato comatoso cui anni di incuria amministrativa aveva cacciato il nostro bellissimo centro matesino. Invece si denigra chi si è offerto a fare qualcosa, a mettersi a disposizione, di utilizzare i propri mezzi di lavoro o domestici nel dare una mano a riscoprire la dignità del poveri ma belli  di defilippiana memoria!
In questi 43 anni, poi, girando e mettendomi a disposizione quale componente dell'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia anche delle altre associazioni volontaristiche di categoria, ho potuto constatare come queste ed i loro componenti, guidati da  un'esauribile passione, avevano compiuto mirabolanti imprese, altri volontari, sempre e sole per circostanze negative, non avevano avuto la fortuna di veder realizzati i loro sogni ma tutti, indistintamente, risultavano animati da un profondo amore per la loro terra.
Ognuno di questi volontari che ho incontrato mi ha raccontato  la sua storia costituita da inenarrabile impegno, da tanti sacrifici e poche soddisfazioni. Storie e storie di momenti di esaltazione ma antiche di tante situazioni umilianti per chi sa di essere nel giusto e lavorando gratis per gli altri, avrebbe il desiderio di essere considerato equamente per quello che fa, rimanendo in disparte, immobilizzati da una naturale modestia, proprio nel momento in cui il pubblico tributa il giusto riconoscimento, rifugiandosi in un angolino della piazza al momento degli applausi e, magari, senza riscuotere neanche la citazione del presentatore dell'evento.
Ma tutto si fa e si continua ad andare avanti per il bene comune ed il trionfo della propria terra!
Anche a Raviscanina, del resto, ogni giorno si debbono  fare i conti con invidia, velenose illazioni e falsità, con gente che, pensando solo al proprio interesse personale, non può capire perchè si affronta tutto questo gratis. Negli anni,poi, ho imparato tanto sui pregi e difetti  di chi partecipava all'organizzazione dell'evento considerando le loro esigenze e di quello che avevano bisogno. Uno dei difetti più comune ma molto più pericoloso di questa epoca dell'effimero fondata molto più sull'apparire e pochissimo sull'essere è che i nostri eroi non si autopromuovevano anzi l'attenzione a questo grave errore è quasi nulla e, come accade da noi, vengono messi alla berlina per l'aiuto che hanno dato, praticamente spiazzandoli, dandogli l'etichetta di appartenere a questo o a quell'altro gruppo politico
E' una vergogna!!!! Una vergogna di quelle più grandi del mondo e solo quando riusciremo.a debellarla potremo aspirare a divenire, come comunità, una grande e reale civiltà.
Raviscanina sta muovendo i primi piccolissimi passi in una certa direzione. La strada da percorrere è lunga e tortuosa e richiede tanta buona volontà e tanto coraggio  perchè chi è alla finestra e non scende in strada a mettersi a disposizione anzi, pretende dall'altezza del suo balcone di dare lezioni, come nel nostro caso, indicando con chi si può e chi non si può fare volontariato, tagliuzzerà con il veleno tra i denti i cittadini che vorranno girare pagina e sperare con serenità nel futuro.
                                                                          Costantino De Cristofano

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